Le indagini preliminari del datore di lavoro
LE INDAGINI PRELIMINARI DEL DATORE DI LAVORO
SONO CONSENTITE?
E’ possibile o meno per il datore di lavoro far svolgere indagini preliminari finalizzate ad accertare alcune condotte che abbiano rilievo disciplinare da parte del lavoratore ?
Un tema singolare e di fondamentale importanza per il detectivage in Italia e che abbiamo avuto modo di affrontare con i nostri clienti.
Vediamo quali possono essere le motivazioni:
1. Le assenze dal posto di lavoro
2. Le finte malattie
3. Furti in azienda
4. Atti di concorrenza sleale
5. Fuga di notizie
Il problema affrontato dalla giurisprudenza, in quanto indagini preliminari finalizzate ad accertare la sussistenza di fatti che giustifichino l’apertura di una procedura disciplinare, riguarda proprio l’ammissibilità o meno delle indagini -per così dire- preliminari quale attività rivelatrice della condotta scorretta da parte del lavoratore.
Vediamo innanzitutto quale è la posizione della dottrina e della giurisprudenza in tal senso
Molti dei nostri clienti, talvolta ci chiedono se sia possibile verificare le attività di un loro dipendente al di fuori dell’ambiente di lavoro, in quanto gravemente sospettati di fornire informazioni alla concorrenza e quindi atti di concorrenza sleale
Dottrina e giurisprudenza, hanno fornito, interpretazioni talvolta non coincidenti, in quanto, da una parte, l’inammissibilità di questi accertamenti investigativi, in quanto si violerebbero le garanzie procedurali stabilite nello Statuto dei Lavoratori se non in caso di conclamata attività condotta scorretta da parte del lavoratore. A nostro avviso, quando la condotta scorretta è conclamata, l’azienda ha già subito dei danni che talvolta sono irreparabili.
Una parte della dottrina e della giurisprudenza le ritengono possibili, perché, in teoria, potrebbero servire a limitare eventuali condotte scorrette da parte del lavoratore dipendente senza che ciò implichi una posizione contestativa nei confronti dello stesso. A tale proposito, viene così ad ammettersi la possibilità che il datore possa effettuare indagini preliminari allo scopo di una adeguata conoscenza dei fatti.
Gli ermellini hanno quindi riconosciuto ampia discrezionalità al datore di lavoro durante questa fase, negando la possibilità di un intervento del sindacato.
Le indagini preliminari, svolte dal datore di lavoro, sarebbero consentite al fine di consentire al datore di lavoro di acquisire gli elementi di prova necessari per assumere la decisione di attivare le procedure che riterrà più opportune.
Le indagini preliminari vengono svolte nel pieno rispetto della vigente normativa della Privacy ed in conformità con lo statuto dei lavoratori e riteniamo siano utilissime per prevenire possibili problemi sul posto di lavoro.
Non esitate a contattarci, insieme troveremo la soluzione al vostro problema.
La nostra Agenzia Investigativa opera su tutto il territorio regionale e nella penisola è associata Federpol e si attiene scrupolosamente al codice deontologico ed alla protezione dei dati personali in materia di privacy.
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