La tutela della reputazione commerciale

La tutela della reputazione commerciale

Come difendere la reputazione commerciale e personale e come ottenere il risarcimento del danno

Se sono un imprenditore o un libero professionista e taluno diffonde delle notizie false sul mio conto?

Se subisco delle perdite economiche gravi posso chiedere il risarcimento dei danni ?

L’orientamento della Corte di Cassazione

Vi è una sostanziale distinzione tra due tipi di danno.

1. Danno personale
2. Danno commerciale

Il danno personale: è la lesione dell’onore e della rispettabilità di una persona, considerato come essere umano. In questo caso la reputazione personale viene lesa tra i suoi conoscenti e/o amici nella città o nel paese in cui vive.

Il danno commerciale: il danno sfocia prevalentemente nella sfera economica della persona in questione.
Questo avviene quando una persona o comunque una società si rivolgono ad un professionista o ad un imprenditore e resta deluso dal lavoro e/o dalla prestazione professionale svolta ed in conseguenza di ciò iniziano a parlar male di costoro tra amici, parenti e conoscenti riducendo – gravemente – la clientela.

Nel caso in cui si verifichino le predette fattispecie è necessario acquisire gli elementi di prova affinchè venga riconosciuto il danno emergente ed il conseguente lucro cessante.

Come difendersi e come ottenere il risarcimento dei danni

Risarcimento danni per lesione della reputazione professionale e/o commerciale come ottenere il risarcimento del danno.

Come si può ottenere il risarcimento del danno qualora si riesca a ricondurre la natura e l’entità del danno subito e del lucro cessante ?

La nostra Agenzia Investigativa è in grado di suggerire le modalità per acquisire tutti gli elementi di prova al fine di ottenere il risarcimento del danno.
E’ onere di colui che ha subito il danno dimostrare non solo la quantità e l’entità delle perdite subite e, nel rispetto dell’orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte, è onere della vittima dimostrare anche quanti e quali danni sono stati subiti a causa di tali comportamenti delittuosi.

La nostra Agenzia Investigativa è in grado di acquisire tutta la documentazione necessaria per quantificare il danno subito per poi redigere un dettagliato rapporto investigativo da depositare nel corso del giudizio sia penale che civile. 

Quando si ha diritto a un risarcimento danni?

Per poter richiedere il risarcimento dei danni devono sussistere questi quattro requisiti che verranno poi approfonditi nel corso delle indagini ai fini dell’esercizio dell’azione penale e/o dell’azione civile

  1. Si deve aver subito un danno
  2. Ci deve essere un comportamento scorretto e illegittimo di qualcuno con delle precise attività diffamatorie
  3. Deve sussistere il nesso di causalità (il nesso di causalità, in diritto indica la relazione che lega in senso naturalistico un atto o un fatto e l’evento che vi discende, secondo la diversa prospettiva dinamica dalla quale si osserva un dato fenomeno) tra il comportamento scorretto e il danno subito. 
  4. Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia reale ed effettivo.

Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di diffamazioni o altri comportamenti scorretti, è quello di rivolgersi alla nostra  Agenzia Investigativa al fine di acquisire tutti gli elementi di prova e ottenere così il risarcimento del danno subito.

STUDIO MASILE INVESTIGAZIONI SRLS

Via San Lucifero, 59 - 09125 Cagliari  - Tel. 070.270010 -   P. IVA 03792660924
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Il furto dei segreti commerciali

Il furto dei segreti commerciali

Furto dei segreti commerciali da parte del concorrente. Quali tutele consiglia la nostra Agenzia di Investigazioni?

Una problematica estremamente delicata che riguarda le imprese e quindi la loro competitività nell’ambito dei reati informatici e non, è il furto dei segreti commerciali.
In genere questo reato viene commesso dai dipendenti infedeli e classificato nella categoria delle indagini che la nostra Agenzia di Investigazioni annovera tra le fattispecie dedicate alla sicurezza industriale e controspionaggio, annoverate come “Personale Infedele

  1. Hai subito l’imitazione servile di un tuo prodotto ? 
  2. Hai subito il compimento di atti idonei a creare confusione con i tuoi prodotti ?
  3. Hai subito La diffusione di notizie e apprezzamenti sui tuoi prodotti che determinano il discredito ?

Il furto di segreti commerciali, trova all’interno del nostro ordinamento giuridico una specifica disciplina.

Si tratta infatti di una fattispecie di reato che si concretizza come una reale minaccia interna all’azienda.

In un ottica di prevenzione, consigliamo di rivolgersi alla nostra Agenzia di Investigazioni per una consulenza sul furto di segreti commerciali. L’ordinamento giuridico tipicizza e sanziona il furto di segreti commerciali sia sul piano penale e sia su quello civile relativamente al risarcimento del danno.

Dopo aver acquisito gli elementi di prova necessari che dimostrino la violazione e l’utilizzo illecito dei segreti commerciali, la nostra Agenzia Investigativa farà in modo che il legittimo detentore, in possesso di tali elementi probatori giudizialmente validi, possa ottenere dal Tribunale una serie di provvedimenti (anche in via cautelare) finalizzati a vietare ai terzi di acquisire, rivelare o utilizzare, in modo illecito, i segreti sottratti, di conseguenza, il diritto al risarcimento del danno.

Per quanto riguarda quest’ultimo punto, in più di una occasione, la nostra Agenzia di Investigazioni in 50 anni di attività si è occupata di intervenire su azioni che riguardavano il discredito avvenuto conseguentemente al furto di liste clienti da parte dei dipendenti.

Quali sono le tutele quando si è vittima del furto di segreti commerciali?

La lista clienti rientra nella fattispecie dei segreti aziendali. Una specifica azione preventiva da parte della nostra Agenzia di Investigazioni ti consentirà di evitare che si verifichino problematiche di furto.

Uno sguardo alla Giurisprudenza della Corte di Cassazione:

La Suprema Corte di Cassazione si è occupata recentemente di un caso di furto di segreti commerciali compiuto dal dipendente infedele nei confronti del proprio datore di lavoro. Il concorrente di quest’ultimo aveva tratto vantaggio dalla condotta illecita tenuta dal lavoratore.

Gli ermellini hanno qualificato tale comportamento come atto di concorrenza sleale, in quanto, il competitor, aveva beneficiato del così detto furto dei segreti commerciali compiuto dal dipendente, impossessandosi del portafoglio clienti del proprio concorrente.

Gli articoli 2599 c.c. e 2600 c.c. disciplinano l’accertamento dei fatti materiali di concorrenza sleale che possono dare luogo ad una serie di conseguenze contro il competitor scorretto qualora venga dimostrato in giudizio il dolo del predetto competitor, con una serie elementi probatori acquisiti da parte della nostra Agenzia di Investigazioni nel corso delle indagini relative al caso concreto.

In particolare le indagini della nostra Agenzia di Investigazioni per quanto riguarda la fattispecie relativa al furto di segreti commerciali dovranno essere indirizzate ed utilizzate nel corso del giudizio sia penale che civile per far si che si ottengano i seguenti risultati:

  1. Inibitoria della continuazione degli atti di concorrenza sleale
  2. Assunzione da parte del Giudice dei provvedimenti ritenuti opportuni per eliminare gli effetti delle predette condotte
  3. Obbligo del concorrente sleale di risarcire il danno causato al proprio competitor qualora gli atti di concorrenza sleale siano stati commessi con dolo o colpa – la quale deve essere provata.

Da 50 anni la nostra Agenzia Investigativa si occupa della tutela dei segreti commerciali, non esitare a contattarci anche per una semplice consulenza.

Saremo al tuo fianco per aiutarti a risolvere il problema.

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La tutela dei segreti commerciali

La tutela dei segreti commerciali

La tutela dei segreti commerciali, lo spionaggio ed il controspionaggio industriale: un fenomeno da non sottovalutare, in crescita anche nelle piccole realtà imprenditoriali.

Partiamo innanzitutto dalla definizione dei segreti commerciali. I segreti commerciali sono quelle informazioni aziendali, comprese quelle commerciali, soggette al controllo del loro detentore.

Queste informazioni devono essere:

  1. Segrete e quindi non generalmente note o facilmente accessibili a tutti
  2. Abbiano valore economico in quanto sono segrete
  3. Devono essere sottoposte da parte delle persone preposte al controllo a misure di sicurezza adeguate per mantenerle segrete
Tra le news della riforma del 2018, “Gazzetta Ufficiale” n. 130 del 7/6/2018, il decreto legislativo n. 63 dell’11 maggio 2018, in vigore dal 22 giugno dello stesso anno, viene sanzionata: 

“l’acquisizione, l’utilizzazione o la rivelazione dei segreti commerciali sono illeciti anche quando il soggetto viene a conoscenza di segreti commerciali ottenuti direttamente o indirettamente da un terzo che li utilizza o rivela in modo illecito”.

Anche la sola rivelazione illecita di semplici informazioni commerciali comporta un illecito in quanto genera un danno economico a carico dell’impresa.
La nostra Agenzia Investigativa è in grado di prevenire e circoscrivere il problema che in ogni caso, comunque, richiede un preventivo sforzo di diligenza da parte del detentore del know-how, dapprima nell’individuare le informazioni
oggetto di tutela e poi nel mantenerle segrete.

Dopo aver acquisito gli elementi di prova necessari che dimostrino la violazione e l’utilizzo illecito dei segreti commerciali, la nostra Agenzia Investigativa farà in modo che il legittimo detentore, in possesso di tali elementi probatori giudizialmente validi, possa ottenere dal Tribunale una serie di provvedimenti (anche in via cautelare) finalizzati a vietare ai terzi di acquisire, rivelare o utilizzare, in modo illecito, i segreti sottratti, di conseguenza, il diritto al risarcimento del danno.

E’ opportuno ricordare che ai rimedi del diritto civile, come si è detto, si affiancano le sanzioni penali: il D.lgs. 63/18 ha novellato anche l’art. 623 c.p. – ora rubricato “Rivelazione di segreti scientifici o commerciali” – che punisce con la reclusione fino a due anni non solo chi rivela a terzi o utilizza i segreti commerciali appresi in ragione della sua attività lavorativa o professionale, ma anche chi ha acquisito in modo abusivo tali segreti e poi a sua volta li rivela o utilizza.

Tale reato è procedibile a querela di parte entro 90 giorni dalla scoperta e, dopo la consegna del dossier da parte della nostra Agenzia Investigativa, supportato quindi da tutti gli elementi acquisiti nel corso delle attività di indagini.

Ulteriore novità, riguarda un’aggravante speciale, riscontrata in più di una occasione dalla nostra Agenzia Investigativa, proprio in tema di controspionaggio e antisabotaggio industriale e si riferisce al fatto commesso tramite qualsiasi strumento informatico. Nel verificarsi di tale fattispecie, può essere contestato anche il reato previsto dall’art. 615 ter c.p., la violazione del cosi detto “domicilio informatico”.

La norma sanziona chi abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza quindi, si introduce contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo.
Da non sottovalutare l’ingiusto arricchimento ottenuto dall’autore della violazione ma anche il danno morale arrecato al titolare del segreto commerciale.

Da 50 anni la nostra Agenzia Investigativa si occupa della tutela dei segreti commerciali, non esitare a contattarci anche per una semplice consulenza.
Pochi accorgimenti saranno utilissimi per prevenire o risolvere definitivamente il problema.

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Violazione e sottrazione del Know how aziendale

Violazione e sottrazione del Know how aziendale

Alcuni assistiti che si rivolgono, seppur per una consulenza, alla nostra Agenzia Investigativa lamentano la violazione del proprio know-how aziendale

Per ottenere il risarcimento del danno, è necessario innanzitutto dimostrare di aver adottato tutte le misure di sicurezza che devono essere assolutamente antecedenti all’avvenuta violazione del Know How aziendale.

Molte aziende, ingenuamente, hanno sostenuto nel corso del giudizio civile per il risarcimento del danno, relativo alla violazione e sottrazione del Know how aziendale, di aver dotato i loro preposti di password particolari per poter accedere ai sistemi informatici e quindi credendo di mantenere riservate le informazioni contenute nei sistemi di loro proprietà.
Le sentenze di alcuni tribunali, hanno legittimato questa argomentazione, altri invece, le hanno respinte per la mancanza o per insufficienza di elementi probatori.
Le misure di segretezza da adottare sono ben altre e che riguardano determinate misure di sicurezza e di prevenzione con accorgimenti che la nostra Agenzia Investigativa consiglia ai suoi assistiti, quando vi è il dubbio che si possano verificare violazioni e sottrazioni del Know how aziendale.

Le violazioni sono mutate nel corso del tempo e vissute, giorno dopo giorno, in 50 anni di vita professionale della nostra Agenzia Investigativa.

Soprattutto bisogna distinguere tra misure di natura legale e misure organizzative; infatti, la nuova normativa all’articolo 32 GDPR, prevede l’ adeguatezza delle misure di sicurezza, quindi tecniche organizzative di sicurezza per garantire un livello adeguato al rischio.

E’ chiaro che la norma non può non andare nella direzione indicata dal codice della proprietà industriale, e quindi richiedere al detentore del know-how la protezione del proprio bene, seppur immateriale, quali ad esempio studi di laboratorio, esperienze tecniche, dati di marketing, liste dei clienti e quant’altro.

Prospettive e Conclusioni

Il fenomeno della violazione e sottrazione Know how aziendale è in continua ascesa. 

Se hai il sospetto di essere vittima di una violazione del Tuo Know how aziendale, non esitare a contattare la nostra Agenzia Investigativa, studieremo insieme il problema per poi arrivare ad una soluzione.

Contattaci senza alcun impegno cliccando qui.

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Lo storno dei dipendenti

Lo storno dei dipendenti

Quali sono i casi di storno di dipendenti e quali i rimedi da adottare

Uno dei casi più importanti che la nostra Agenzia Investigativa ha trattato diversi anni fa, circa lo storno dei dipendenti, è stato proprio un caso di una impresa che trattava la vendita all’ingrosso di legnami.

Cosa è lo storno dei dipendenti ? 

E’ La differenza, tra la lecita assunzione e il danneggiamento dell’impresa concorrente che costituisce un atto di concorrenza sleale e che viene identificato come l’intento di danneggiare l’impresa concorrente. Nella fattispecie, l’impresa nostra Cliente era stata messa in grossa difficoltà dalla perdita dei suoi dipendenti e collaboratori.

Infatti, i dipendenti stornati, erano persone particolarmente qualificate, come il direttore vendite, il responsabile del personale e taluni agenti di commercio, promettendo loro lauti guadagni ed incentivi superiori di gran lunga all’impresa stornata, la quale, subiva una enorme perdita nella propria attività, in particolare, per così dire “non riassorbibile” attraverso una adeguata riorganizzazione della propria impresa.

Dall’altra parte l’impresa stornante, che tra l’altro aveva aperto la propria sede operativa, di fronte all’impresa stornata, si era impossessata di conoscenze tecniche e specialistiche senza affrontare alcun tipo di costo, legato sia all’investimento in tecniche di vendita che di formazione.

Quando è illecito lo storno dei dipendenti ? 

Quando la sottrazione di dipendenti altrui, avviene con modalità tali da danneggiare l’azienda concorrente e impedire a quest’ultima di continuare a competere e lavorare. Nel caso di specie, danneggiando l’organizzazione aziendale, ottenendo un indebito vantaggio.

Nel caso dell’impresa nostra Cliente era stata proprio la simultaneità del passaggio di un numero elevato di dipendenti dall’impresa stornante all’impresa stornata, la qualifica dei dipendenti, come il direttore vendite, il responsabile del personale e taluni agenti di commercio.

Quali i metodi adottati dall’impresa stornante?
1. La violazione dell’obbligo di fedeltà in costanza del rapporto di lavoro
2. Le dimissioni senza osservare il periodo di preavviso
3. La frequentazione della medesima clientela
4. Denigrazione dell’impresa stornata

Quali rimedi adottare? 

I rimedi in caso di storno di dipendenti e come può intervenire la nostra Agenzia Investigativa ?

L’impresa che ha subìto lo storno illecito dei propri dipendenti, una volta dimostrata la concorrenza sleale, con gli elementi di prova che abbiamo acquisito durante le indagini ha chiesto il risarcimento del danno all’impresa concorrente .

La nostra Agenzia Investigativa ha assolto un duplice onere probatorio, infatti abbiamo dimostrato che:

  •  lo storno dipendenti era illecito in quanto atto di concorrenza sleale da parte dell’altra azienda;
  •  per effetto dello storno, ha subìto un danno emergente ed un lucro cessante.

Se ritieni di essere vittima di storno dei tuoi dipendenti, contattaci senza alcun impegno cliccando qui.

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Uso illecito delle informazioni riservate della Società

Uso illecito delle informazioni riservate della Società

L’uso illecito delle informazioni riservate della Società

Nell’articolo che precede, abbiamo affrontato il problema relativo alla concorrenza sleale dell’ex socio “un’insidia nascosta”, ma soprattutto quali problematiche si verificano nell’ambito della concorrenza sleale

Più precisamente le problematiche che si possono verificare sono:
  •  Usare informazioni riservate
  •  Stornare dipendenti
  •  Stornare clienti
  •  Stornare liste clienti e/o documenti della società
  •  Elenchi e/o materiale della società

Oggi, vogliamo affrontare un problema che in genere viene sottovalutato dall’imprenditore, ovvero l’uso illecito delle informazioni riservate della Società.

Il detentore delle informazioni aziendali ed esperienze tecnico industriali ha il diritto di vietare ai terzi e quindi sia ex dipendenti o dirigenti di rivelare a terzi od utilizzare in modo illecito le informazioni ed esperienze acquisite a
meno che non siano state acquisite in maniera indipendente.

Il testo dell’articolo 98 del CPI (Codice della Proprietà Industriale) che qui di seguito riportiamo è molto chiaro in tal senso:

      1. Costituiscono oggetto di tutela i segreti commerciali. Per segreti commerciali si intendono le informazioni aziendali e le esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali, soggette al legittimo controllo del detentore, ove tali informazioni:
a) siano segrete, nel senso che non siano nel loro insieme o nella precisa configurazione e combinazione dei loro elementi generalmente note o facilmente accessibili agli esperti ed agli
operatori del settore;
b) abbiano valore economico in quanto segrete;
c) siano sottoposte, da parte delle persone al cui legittimo controllo sono soggette, a misure da ritenersi ragionevolmente adeguate a mantenerle segrete.
      2. Costituiscono altresì oggetto di protezione i dati relativi a prove o altri dati segreti, la cui elaborazione comporti un considerevole impegno ed alla cui presentazione sia subordinata l’autorizzazione dell’immissione in commercio di prodotti chimici, farmaceutici o agricoli implicanti l’uso di nuove sostanze chimiche.

Quindi, sono oggetto di tutela tutte le informazioni tecniche relative a prodotti, formule e procedimenti di lavorazione, informazioni commerciali ed amministrative che abbiano valore economico e che non siano di dominio pubblico.

La nostra Agenzia Investigativa, interviene attraverso misure di sicurezza e che la nostra esperienza in 50 anni di professione, ritiene siano funzionali per evitare che si possa configurare l’illecito di concorrenza sleale per scorrettezza professionale.

Tale fattispecie si verifica anche quando un impresa assume un dipendente chiave della concorrenza e lo destina, a clienti che aveva seguito presso la concorrente, consentendo quindi un vantaggio illecito.
La nostra Agenzia Investigativa, interviene in tutto il territorio nazionale, proprio per evitare che si verifichino le condizioni per ottenere un vantaggio, non appropriabile sul mercato e soprattutto di natura illecita e consentendo di ottenere il conseguente risarcimento del danno dal competitor scorretto.

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